sabato 29 aprile 2017

Con i suoi consigli e tutorial, la giovane sarda Fiorella Atzori è diventata ormai la YouTuber di riferimento sui misteri della grammatica italiana, e non solo in Italia, dato che i suoi video ma anche le sue "lezioni private" via Skype vengono richiesti in tutto il mondo, dal Libano all'Argentina, dal Brasile alla Grecia. Sarà per via della nonna maestra elementare? In questo suo primo libro, intitolato Sgrammaticando. Salviamo l'italiano dalla...

giovedì 20 aprile 2017

STRUTTURA DEL TESTO ARGOMENTATIVO 1. Si parte da un problema Quale cibo è adatto ad una dieta sana? 2. Formulazione della tesi Sicuramente la mela è un cibo ideale 3. Argomenti a favore della tesi Infatti è leggera e facile da digerire 4. Prove a favore Perché è ricca di vitamine e sostanze nutrienti 5. Antitesi Altri tipi di frutta, invece, non sono adatte alla dieta 6. Argomenti...
La norma nella grafia dei plurali dei nomi in –cia e –gia con i atona è la seguente: Conserviamo la i quando la c e la g dei nessi –cia e –gia sono precedute da vocale:camicia ▶ camicie valigia ▶ valigieacacia ▶ acacieciliegia ▶ ciliegie Eliminiamo la i quando la c e la g dei nessi –cia e –gia sono precedute da consonante: provincia ▶ provincequercia ▶ quercefrangia ▶ frangeconscia ▶ conscecoscia ▶ coscefascia ▶ fasce (adsbygoogle = window.adsbygoogle...

mercoledì 19 aprile 2017

I nomi che terminano in -co e -go possono formare il plurale maschile in -chi e -ghi oppure in -ci e -gi. I nomi con l'accento sulla penultima sillaba di solito mantegono la consonante velare: albergo ▶ alberghi fungo ▶ funghi fuoco ▶ fuochi lago ▶ laghi gioco ▶ giochi I nomi con l'accento sulla terzultima sillaba di solito mutano la consonante in palatale: medico ▶ medici monaco ▶ monaci psicologo ▶ psicologi archeologo...

giovedì 13 aprile 2017

In mezzo a La fontana è in mezzo alla piazza. Davanti a; dinanzi a Davanti alla legge tutti sono uguali. Dietro (a) Luigi abita dietro la scuola (alla scuola). Sotto (a) Nasconditi sotto il letto. Sopra (a) Ho lasciato la chiavi sopra il tavolo. Di fronte a Siediti di fronte a Lara. Vicino a Mi piace vivere vicino al mare. Accanto a Mi sono seduto accanto alla finestra. Lontano da Preferisco non abitare lontano dal centro. (adsbygoogle...

sabato 8 aprile 2017

I verbi pronominali sono i verbi che si coniugano con le particelle pronominali, prive di qualunque funzione e significato, e senza significato riflessivo (per esempio, affliggersi, pentirsi, meravigliarsi, fermarsi, ecc.). (adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({}); I verbi pronominali idiomatici si coniugano con uno o due pronomi o particelle pronominali che fanno assumere al verbo un significato diverso da quello originale. I più comuni...
L’indicativo passato remoto descrive uno stato/fatto anteriore al momento dell’enunciazione, privo di relazione diretta con esso, e presentato come “compiuto”. L’aggettivo “remoto” va dunque inteso nel senso di “separato, concluso” e non, come spesso erroneamente accade, di “lontano nel tempo”. Per quanto detto, il passato remoto è il tempo perfettivo per eccellenza, e da sempre viene utilizzato in ogni tipo di narrazione: Su questo campo...
 Il periodo ipotetico è composto da una frase dipendente condizionale, introdotta dalla congiunzione se (protasi), che esprime appunto una condizione o un presupposto e da una frase principale che esprime la conseguenza o il risultato di questa condizione o presupposto (apodosi). Tipi di periodo ipotetico: Periodo ipotetico della REALTÀ: se + indicativo presente/indicativo presente, se + indicativo presente/indicativo futuro, se + indicativo...
Il condizionale semplice (o condizionale presente) esprime: Fatti che hanno la possibilità di realizzarsi nel presente o nel futuro, ma non la sicurezza, in quanto sono condizionati da altri fatti o circostanze. Scriverei a mia madre... ... ma c'è lo sciopero. ... ma non ho tempo. ... se avessi tempo. ... se non ci fosse lo sciopero della posta. Una richiesta o un desiderio formulati con cortesia o modestia: * Vorrei vedere un paio di guanti. Dovresti...
  La d eufonica è una risorsa fonetica per evitare, nella lingua parlata e scritta, l'incontro di due suoni identici e consecutivi: ed ecco;ad andare;od obbligare. Quando si usa la d eufonica? Con la preposizione a > ad + parola iniziante per a Con la congiunzione e > ed + parola iniziante per e (adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({}); Fino a una cinquantina di anni fa, l'assenza della d eufonica veniva considerato...
Impariamo italiano!