domenica 24 giugno 2018

Le proposizioni subordinate aggiuntive aggiungono un'informazione addizionale a ciò che è detto nella proposizione reggente. Sono introdotte dalle espressioni OLTRE A e OLTRE CHE + nome o verbo all'infinito, presente o passato.

Oltre a cantare bene, è anche una brava ballerina.
Oltre che leggere, dovresti anche ripetere.
Oltre a essere un grande scrittore, fu anche un ottimo traduttore.
Oltre a non lavorare, fa anche il prepotente.
Oltre a questo appartamento, ho anche una villa al mare.
Oltre che intelligente, è anche simpatica.
Oltre che farmi felice venendo, mi ha portato un bellissimo regalo.



martedì 19 giugno 2018



Le frasi limitative introdotte da per quanto... possono essere seguite dall'indicativo o dal congiuntivo:

Piero è stato via tutta la settimana per quanto ne so.
Per quanto ne sappia, Maria era contenta di questo accordo.
Per quanto ne so, non è successo nulla.
Per quanto ne sappia, tutte le farmacie sono chiuse.

L’uso del congiuntivo è molto più tipico del linguaggio formale.

Se, invece, queste frasi sono introdotte da che, si usa solo il modo congiuntivo:

Anna è laureata in medicina, che io sappia.
Nessuno al mondo è riuscito a fare di meglio, che io sappia.


lunedì 18 giugno 2018



Usiamo andare a trovare quando si fa visita ad una persona:

Sono andato a trovare la nonna.

In autunno andrò a trovare i miei amici tedeschi.
È da tempo che non vado a trovare i miei cugini.

Quando ci rechiamo in un luogo, lo visitiamo:


Voglio visitare la Germania.

L'estate scorsa ho visitato Berlino.
Vorrei visitare la Galleria degli Uffizi.

Quando un dottore esamina un malato, lo visita:


Sono stato visitato dal dottor Rossi.

Non mi sono ancora fatto visitare per il neo che ho sulla schiena.


sabato 16 giugno 2018



Per indicare un’ipotesi si può usare anche se + congiuntivo. In questo caso, anche se equivale a ammesso pure che o quandanche:

Anche se avesse la febbre, andrebbe a lavorare.
Anche se venissi con noi, non ti farebbero entrare.
Anche se glielo dicessi io, non mi ascolterebbe.
Anche se lavorassi fino a notte, non riuscirei comunque a finire
in tempo.
Anche se fossi single, la vita sarebbe comunque bella.
Anche se fosse così, cosa ci sarebbe di strano?
Anche se volesse, non ci riuscirebbe.
Anche se glielo chiedessi non mi direbbe niente.




lunedì 11 giugno 2018




Le congiunzioni causali denotano la ragione per cui si fa o si dice una cosa.

Prendi l'ombrello perché potrebbe piovere.
Siccome pioveva siamo tornati a casa.
Poiché è tardi non le telefono.
Giacché me lo chiedi, vieni pure con me.
Dato che si deve fare, è meglio cominciare subito.
Sbrigati, che è tardi.
Se lo sapevi perché non me lo hai detto?
Dal momento che le cose stanno così me ne vado.
Puoi sederti, visto che sei qui.


sabato 9 giugno 2018

 

I connettivi condizionali

Connettivi condizionali

Introducono una condizione, una restrizione, un limite al realizzarsi dell'azione espressa dal verbo della frase principale:

a condizione che, sempre che, a patto che, soltanto se,
qualora, ammesso che, posto che, concesso che, purché (F)

se, casomai, semmai, nell'eventualità che, nell'ipotesi che,
laddove, ove (F)

ti raggiungerò a condizione che non piova
puoi farcela, sempre che tu lo voglia
ti concederò di uscire a patto che tu studi


diteglielo, qualora venga
ammesso/concesso che arrivi entro cinque minuti, non riusciremo comunque a fare in tempo
posto che faccia bello, andremo al mare.
resta se vuoi, purché tu stia buono

se ci sono problemi ti telefono
casomai lo vedessi, salutamelo
semmai voleste passare, ci fareste piacere

laddove non ottenesse un buon risultato, perderebbe la stima di se stesso
ove tu decida di uscire, telefonami





giovedì 7 giugno 2018



Le congiunzioni conclusive legano due proposizioni, sottolineando che la seconda è la conclusione logica della prima.

Ho perso la scommessa, dunque pagherò.
Ho scritto in fretta, quindi non badare troppo allo stile.
Non hai voluto seguire i miei consigli; ebbene, questo è il risultato.
Ho bisogno di aiuto, perciò ti ho chiamato.
Sono stanco, pertanto non esco.
Ho studiato molto, allora ho deciso di farmi un giro.
È piovuto tutto il giorno, di conseguenza non sono uscito.
Mi sono alzato tardi cosicché ho perso il treno.
Sono stanco e per questo [motivo] me ne vado a dormire.



lunedì 4 giugno 2018

Ausiliare del verbo CORRERE

 

Il verbo correre richiede l'ausiliare ESSERE quando si intende dare risalto alla meta da raggiungere:

Sono corsa a casa. Sono corso subito.
I pompieri sono corsi a spegnere l'incendio.
Sono corsa a vedere il telegiornale.
Il sudore gli è corso sulla fronte.
È corso (= passato) un anno prima che avessimo sue notizie.
Sono corse parole grosse tra di loro.

Richiede l'ausiliare AVERE quando si pone l'accento sull'azione in sé e nel significato di "partecipare a una corsa".

Ho corso un bel rischio.
È un cavallo che ha corso al palio.
Abbiamo corso velocemente.
Ho dovuto correre per finire il lavoro entro il termine stabilito




Tradizionalmente (nella lingua più sorvegliata) il verbo vivere si coniuga con l’ausiliare essere nell'uso intransitivo:

Sono vissuto qui a lungo.
Il nonno è vissuto fino a novant'anni.
La sua fama è vissuta a lungo.
Lo zio è vissuto (per) molti anni in Norvegia.

Nell'uso transitivo, vivere prende l’ausiliare avere:

Ho vissuto momenti di gioia.
Hanno vissuto giornate indimenticabili.
Gli è stato così vicino che ha vissuto le sue gioie e i suoi dolori.

Oggi, però, è ammesso l’ausiliare avere in entrambi i casi.




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